Sumimasen, Miyagi & Shinobu

Dopo essere uscito dal konbini e aver fatto, come al solito, scorta di cavoli, si diresse verso casa sua.
Una volta davanti alla porta estrasse il mazzo di chiavi, notando tra le tante quella di casa di Miyagi, quella che aveva ottenuto solo dopo un po' di tempo.
Entrò in casa e poggiò le buste per poi uscire nuovamente e dirigersi davanti alla porta di casa dell'altro.
Bussò aspettando risposta, ripetutamente e spesso suonò anche il campanello, anche in fondo se sapeva che lui non c'era.
Non si faceva più vivo da un mese e l'ansia di Shinobu,con il susseguirsi dei giorni, cresceva a dismisura.
Si accasciò lì, con la schiena poggiata contro il muro,con la testa fra le gambe che nascondevano il volto pieno di quelle lacrime che scendevano senza sosta.
Un'altra notte passata e lui si era di nuovo addormentanto sull'uscio della porta.
Si tirò sù e guardando l'ora si rese conto che doveva andare a scuola, non ne aveva voglia, non quel giorno, ma tanto non era un problema, avrebbe saputo rimettersi a pari con gli studi.
Andò all'università, si quella in cui lavorava lui.
Entrando nel suo ufficio non trovò che scartoffie e il solito insegnante,l'assistente che gli disse semplicemente che nemmeno lì si era visto,per poi borbottare del fatto che ora tutto il lavoro era scaricato su di lui.
Ascoltò disattento,per poi salutare cordialmente ed uscire.
Un'altro buco nell'acqua.
Tornò alla dimora con passi lenti e mantenendo la calma, quella leggera camminata che una volta che fu uscito dall'ascensore si trasformò in una corsa sfrenata.
Uno schiocco tremendo si propagò per il corridoio, causato dal violento impatto tra la sua mano e quella faccia.
"IDIOTA DOVE ERI FINITO ???!!!" lacrime di rabbia solcarono il suo viso.
"Ehi almeno lasciami spiegare!" "LASCIAMI SPIEGARE UN COR----" quando un'altro schiaffo stava per partire venne trascinato dentro casa per poi essere bloccato violentemente contro la gelida parete.
"Mhhh... L-l-asciami .... M-Miyagi!!!"
"Pensi me ne sia andato tanto per far dispiacere a te ?? Ero in viaggio a un corso di aggiornamento." Shinobu fece quasi una mezza riasata "Certo come no !! A me non avevi detto niente!"
"Te lo avevo detto ... Shinobu." "NON E' VERO !!!"
Miyagi lo prese e lo baciò con foga, per poi distaccarsi a pochi millimetri dalla sua bocca.
"Pensi me ne sarei andato così ? Tanto per ?L'hai detto anche tu no ? Che è il destino o che devo prendermi le mie responsabilità. Perché dovrei buttare tutto all'aria."
Lo fissò intensamente con occhi sensuali ed il suo pensiero era sempre quello, lo stesso di ogni volta che lo vedeva "Sei così dannatamente carino".
Il viso di Shinobu era completamente rosso, un rosso che diventò ancora più intenso quando la mano di Miyagi che lo continuava a toccare,gemere e ansimare.
Quella notte fecero talmente tante cose che è impossibile riuscire a far percepire le loro intoccabili sensazioni, ma la cosa che veramente,più di tutto fece gli palpitare forte il cuore era una semplice frase.
"Scusami... Shinobu."